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NUMERO 222 - NOVEMBRE / DICEMBRE 2014
IL COMMERCIALISTA VENETO
Si analizzerà ora cosa avviene in caso di differimento dei pagamenti, per effetto
della morosità del cliente, ma mantenendo costanti gli interessi in quanto calcolati
con le scadenze del piano di ammortamento contrattualmente stabilito.
Tale situazione si manifesta nel caso di un contratto di mutuo con ammortamento
francese (rate costanti) e di un mutuatario che differisce il pagamento di “n” rate. A
seguito del differimento (pagamento in ritardo delle rate) e nell’impossibilità di
aumentare gli interessi, in quanto contrattualmente stabiliti, il TEG del mutuo
presenterà una variazione negativa.
Esempio 1: si riprende il caso precedente immaginando che il cliente dopo le prime
8 rate non effettui più alcun pagamento fino alla data di scadenza finale del piano;
momento in cui versa tutto il capitale residuo e tutti gli interessi corrispettivi senza
applicazione della mora.
A seguito di tale “postergazione” delle rate e
senza l’applicazione della mora il
TEG passerà dal 4,04% al 3,06%
, con un decremento del TEG pari a circa il 24%
(si veda la tabella successiva).
Proprio allo scopo di evitare che la morosità del cliente incida sulla redditività della
posizione e della banca si applicano gli interessi di mora.
Esempio 2
: si riprende ora il caso precedente, immaginando che il cliente dopo le
prime 8 rate non effettui più alcun pagamento fino alla data di scadenza finale del
piano, momento in cui versa tutto il capitale residuo, gli interessi corrispettivi e
quelli di mora (tasso di mora pari all’8%).
Come si evince, (solo) grazie agli interessi di mora, il TEG post dilazione delle rate
torna di poco superiore a quello originale.
Questo esempio, volutamente “estremo” (interessi di mora pari all’8%, il doppio
rispetto agli interessi corrispettivi) dimostra che non è corretta l’interpretazione
data da alcune parti alla sentenza della Corte di Cassazione che prevede la sommatoria
degli interessi corrispettivi e degli interessi di mora.
Infatti,
la presenza degli interessi di mora, almeno in parte, altro non rap-
presenta che una “compensazione” del mancato guadagno della banca
(come
visto nell’esempio, gli interessi di mora diventano in parte sostitutivi degli interessi
corrispettivi). In particolare, nell’esempio esposto il tasso di mora di
break-even
,
ovvero il tasso di mora che permette al TEG di tornare al livello originario, è
sostanzialmente pari al livello del TAN stesso (4,24%); in caso contrario la banca
Normativa anti-usura
Data piano Num. Rata
Rata
Qcap
Qint
DebRes
30/06/2014
100.000,00
‐
100.000,00
31/12/2014
1 6.115,67
4.115,67
2.000,00
95.884,33
30/06/2015
2 6.115,67
4.197,99
1.917,69
91.686,34
31/12/2015
3 6.115,67
4.281,94
1.833,73
87.404,40
30/06/2016
4 6.115,67
4.367,58
1.748,09
83.036,81
31/12/2016
5 6.115,67
4.454,94
1.660,74
78.581,88
30/06/2017
6 6.115,67
4.544,03
1.571,64
74.037,84
31/12/2017
7 6.115,67
4.634,91
1.480,76
69.402,93
30/06/2018
8 6.115,67
4.727,61
1.388,06
64.675,32
31/12/2018
9 6.115,67
4.822,17
1.293,51
59.853,15
30/06/2019
10 6.115,67
4.918,61
1.197,06
54.934,54
31/12/2019
11 6.115,67
5.016,98
1.098,69
49.917,56
30/06/2020
12 6.115,67
5.117,32
998,35
44.800,24
31/12/2020
13 6.115,67
5.219,67
896,00
39.580,57
30/06/2021
14 6.115,67
5.324,06
791,61
34.256,51
31/12/2021
15 6.115,67
5.430,54
685,13
28.825,97
30/06/2022
16 6.115,67
5.539,15
576,52
23.286,82
31/12/2022
17 6.115,67
5.649,94
465,74
17.636,88
30/06/2023
18 6.115,67
5.762,93
352,74
11.873,95
31/12/2023
19 6.115,67
5.878,19
237,48
5.995,76
30/06/2024
20 6.115,67
5.995,76
119,92
0,00
TOTALI
22.313,44
100.000,00
22.313,44
TEG
4,04%
Datapiano Num. Rata
Rata
Datavers.
Importo vers.
Qcap
Qint
Mora
DebRes
30/06/2014
100.000,00
‐
30/06/2014 100.000,00
‐
100.000,00
31/12/2014
1 6.115,67
31/12/2014
6.115,67
4.115,67
2.000,00
95.884,33
30/06/2015
2 6.115,67
30/06/2015
6.115,67
4.197,99
1.917,69
91.686,34
31/12/2015
3 6.115,67
31/12/2015
6.115,67
4.281,94
1.833,73
87.404,40
30/06/2016
4 6.115,67
30/06/2016
6.115,67
4.367,58
1.748,09
83.036,81
31/12/2016
5 6.115,67
31/12/2016
6.115,67
4.454,94
1.660,74
78.581,88
30/06/2017
6 6.115,67
30/06/2017
6.115,67
4.544,03
1.571,64
74.037,84
31/12/2017
7 6.115,67
31/12/2017
6.115,67
4.634,91
1.480,76
69.402,93
30/06/2018
8 6.115,67
30/06/2018
6.115,67
4.727,61
1.388,06
64.675,32
31/12/2018
9 6.115,67
4.822,17
1.293,51
2.728,95
59.853,15
30/06/2019
10 6.115,67
4.918,61
1.197,06
2.482,96
54.934,54
31/12/2019
11 6.115,67
5.016,98
1.098,69
2.232,90
49.917,56
30/06/2020
12 6.115,67
5.117,32
998,35
1.985,55
44.800,24
31/12/2020
13 6.115,67
5.219,67
896,00
1.735,49
39.580,57
30/06/2021
14 6.115,67
5.324,06
791,61
1.489,51
34.256,51
31/12/2021
15 6.115,67
5.430,54
685,13
1.239,44
28.825,97
30/06/2022
16 6.115,67
5.539,15
576,52
993,46
23.286,82
31/12/2022
17 6.115,67
5.649,94
465,74
743,39
17.636,88
30/06/2023
18 6.115,67
5.762,93
352,74
497,41
11.873,95
31/12/2023
19 6.115,67
5.878,19
237,48
247,34
5.995,76
30/06/2024
20 6.115,67
30/06/2024
89.764,47
5.995,76
119,92
‐
0,00
TOTALI
22.313,44
38.689,85
100.000,00
22.313,44
16.376,41
TEG
4,84%
TEGoriginale
4,04%
Incremento %
19,86%
Data piano Num. Rata
Rata
Data vers.
Importo vers.
Qcap
Qint
Mora
DebRes
30/06/2014
100.000,00
‐
30/06/2014 100.000,00
‐
100.000,00
31/12/2014
1 6.115,67
31/12/2014
6.115,67
4.115,67
2.000,00
95.884,33
30/06/2015
2 6.115,67
30/06/2015
6.115,67
4.197,99
1.917,69
91.686,34
31/12/2015
3 6.115,67
31/12/2015
6.115,67
4.281,94
1.833,73
87.404,40
30/06/2016
4 6.115,67
30/06/2016
6.115,67
4.367,58
1.748,09
83.036,81
31/12/2016
5 6.115,67
31/12/2016
6.115,67
4.454,94
1.660,74
78.581,88
30/06/2017
6 6.115,67
30/06/2017
6.115,67
4.544,03
1.571,64
74.037,84
31/12/2017
7 6.115,67
31/12/2017
6.115,67
4.634,91
1.480,76
69.402,93
30/06/2018
8 6.115,67
30/06/2018
6.115,67
4.727,61
1.388,06
64.675,32
31/12/2018
9 6.115,67
4.822,17
1.293,51
59.853,15
30/06/2019
10 6.115,67
4.918,61
1.197,06
54.934,54
31/12/2019
11 6.115,67
5.016,98
1.098,69
49.917,56
30/06/2020
12 6.115,67
5.117,32
998,35
44.800,24
31/12/2020
13 6.115,67
5.219,67
896,00
39.580,57
30/06/2021
14 6.115,67
5.324,06
791,61
34.256,51
31/12/2021
15 6.115,67
5.430,54
685,13
28.825,97
30/06/2022
16 6.115,67
5.539,15
576,52
23.286,82
31/12/2022
17 6.115,67
5.649,94
465,74
17.636,88
30/06/2023
18 6.115,67
5.762,93
352,74
11.873,95
31/12/2023
19 6.115,67
5.878,19
237,48
5.995,76
30/06/2024
20 6.115,67
30/06/2024
73.388,06
5.995,76
119,92
0,00
TOTALI
22.313,44
22.313,44
100.000,00
22.313,44
‐
TEG
3,06%
TEG originale
4,04%
Incremento %
‐24,10%
SEGUE DA PAGINA 29
subirebbe una perdita per effetto dell’ulterio-
re dilazione dei tempi di rimborso.
Inoltre, gli interessi moratori, oltre al ruolo
“risarcitorio” rivestono anche il ruolo di ele-
mento “dissuasivo”, incentivando il puntuale
rispetto delle scadenze contrattualmente pat-
tuite proprio per non incorrere nell’applica-
zione della mora.
Infine, preme evidenziare come, nella sostan-
za, la mora non rappresenti altro che il
“rifinanziamento” delle singole rate
in
scadenza
fino alla data di effettivo pagamen-
to.
Per tali motivi parlare di sommatoria dei due
tassi risulta irrealistico.
Si riportano ora di seguito alcune motivazioni
di carattere legale / normativo che supportano
l’impossibilità di sommare gli interessi
corrispettivi con quelli di mora ai fini della veri-
fica del rispetto del tasso soglia dell’usura:
1.
gli interessi di mora non sono
ricompresi nel calcolo del TEG
. Nel luglio
del 2013 Banca d’Italia, con propria nota, ha
emanato l’elenco degli elementi da escludere
dal calcolo del TEG: “
Gli interessi di mora
sono esclusi dal calcolo del TEG, perché non
sono dovuti dal momento dell’erogazione del credito ma solo a seguito di un
eventuale inadempimento da parte del cliente. L’esclusione evita di considerare
nella media operazioni con andamento anomalo. Infatti, essendo gli interessi
moratori più alti, per compensare la banca del mancato adempimento.”;
2.
mancata rilevazione periodica del valore di tassi moratori
. L’art. 644 del
SEGUE A PAGINA 31