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NUMERO 224 - MARZO / APRILE 2015
IL COMMERCIALISTA VENETO
che contemplano, oltre al pubblico e al privato, anche l’estero. Ad esempio, il
pareggio in bilancio inserito nella nostra Costituzione praticamente all’unanimità
dal Parlamento il 17 aprile 2012, e da molti salutato come una riforma necessaria
per il bene del popolo italiano, risulta, al contrario, un ostacolo pericoloso che
impedisce allo Stato di spendere a beneficio del settore privato, lasciando sulle
spalle di quest’ultimo l’onere di far fronte a qualsiasi crisi economica.
Quarta leggenda metropolitana: tornare alla Lira sarebbe un disastro
Se domani lo Stato italiano decidesse di riprendersi la propria sovranità monetaria
attraverso l’uscita dall’euro, ma non avesse ben chiara una strategia, sarebbe
effettivamente un disastro. Lo stesso accadrebbe se il nuovo Stato, tornato alla
Lira, proseguisse con le politiche neo-liberiste e di austerità che lo hanno
contraddistinto recentemente. Altrettanto pericoloso sarebbe ipotizzare un ritorno
al passato del boom economico, perché la storia non torna mai indietro e perché
quelle politiche economiche non tenevano conto un aspetto, oggi imprescindibile,
come la sostenibilità ambientale. Ma, allontanati questi rischi, il ritorno alla Lira
intesa come moneta “fiat” secondo i dettami della MMT non comporterebbe alcun
pericolo, anzi. Basterebbe che lo Stato cominciasse a tassare e a pagare stipendi e
commesse pubbliche in Lire, senza toccare i conti in banca che resterebbero prezzati
in euro. Aquel punto, si creerebbe una richiesta di Lire che apprezzerebbe la nuova
moneta, evitando qualsiasi rischio iperinflattivo. Tale rischio, inoltre, sarebbe
ulteriormente scongiurato dalla ripresa delle attività di produzione di beni, che lo
Stato potrebbe finanziare al di fuori degli stretti parametri imposti dai trattati
europei e che diventerebbero il primo passo per una politica di ripresa economica
condotta dallo Stato a favore dei cittadini e delle produzioni più “virtuose”. Un
settore strategico, in questo senso, sarebbe quello energetico che, senza un chiaro
investimento pubblico, resterebbe ostaggio delle grandi corporation straniere. Infine,
il ritorno alla Lira nel rispetto della teoria MMT permetterebbe di affrontare in
modo significativo e deciso i problemi della disoccupazione e degli abbassamenti di
salario attraverso i Piani di Lavoro Garantiti.
Una proposta concreta per il benessere dei cittadini:
i Piani di Lavoro Garantiti (PLG)
Uno Stato con moneta “fiat” può investire (e sarebbe bene che lo facesse) nei Piani
Il debito pubblico ci salverà
SEGUE DA PAGINA 33
di Lavoro Garantiti, ovvero nella creazione di posti di lavoro pubblici temporanei,
che permettano di assorbire quello che Marx chiamava “esercito di riserva del
capitale” e che rappresenta la dimostrazione del fallimento economico di uno Stato
che abbia a cuore il benessere dei suoi cittadini e dell’economia reale nel suo
complesso. Tali posti di lavoro avrebbero quattro importanti scopi:
- permettere la produzione di beni e servizi in ambiti trascurati dal settore privato
- garantire un salario dignitoso a milioni di disoccupati subito spendibile nel mercato
a sostegno della domanda interna
- fornire agli ex disoccupati nuove competenze affinché siano poi appetibili per
l’assorbimento nel settore privato
- stabilire un salario minimo sotto il quale nessuna azienda privata potrebbe scendere
onde evitare la fuga dei propri lavoratori verso il settore pubblico
Tali lavori non vanno intesi come sostituzione dei dipendenti pubblici con precari,
ma come una temporanea forma d’impiego per far fronte alle strozzature del sistema
che genera disoccupazione e l’abbassamento progressivo dei salari, con evidenti
effetti depressivi sulla domanda interna.
Per capire di più e meglio
Immaginiamo che molti lettori siano rimasti incuriositi dai principi della MMT e
dalle possibilità che la semplice comprensione corretta del funzionamento della
moneta possono offrire. Si tratta di uno strumento che consente alla politica di
riprendere il primato sull’economia e, di fatto, ai cittadini di tutelare loro stessi
rispetto alle frequenti crisi del modello economico attuale.
È del tutto evidente, però, che l’operato di una classe politica inadeguata o miope,
anche in presenza delle potenzialità offerte dalla MMT, possa risultare inefficace,
se non dannosa. Questo non significa che la politica vada rifiutata, al contrario. Ciò
significa che la politica è l’unico strumento che i cittadini hanno per sfruttare al
meglio le risorse pubbliche e private al fine di realizzare il più ampio benessere
collettivo. Ignorare questo passaggio rischia di rendere vano qualsiasi altro tentativo
di miglioramento della situazione.
Per chi fosse interessato ad approfondire la questione ricordiamo che in Italia sono
presenti tre associazioni che promuovono la comprensione e la diffusione della
MMT, ai cui siti rimandiamo qui sotto:
- MeMMT (presente anche in Trentino-Sudtirol e Veneto):
- Rete MMT (presente anche in Friuli Venezia Giulia):
- Epic (Economia Per I Cittadini):
IL QUANTITATIVE EASING NELL'AREA EURO:
CONSIDERAZIONI SUI PRIMI RISULTATI E SUGLI EFFETTI ATTESI
PER IL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO
AUTOSTRADA A4 VENEZIA - MILANO, USCITA SOAVE - S.BONIFACIO
Venerdì 10 Lug l i o 2015 - Ore 9.00
Borgo Rocca Sveva, Soave (VR)
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